Decreto MiTE su Bonus Edilizi e Superbonus 110: ma alla fine i prezzi ammessi sono ancora più alti?!

Da quanti mesi partecipiamo a discussioni, leggiamo articoli su tutti media, vediamo trasmissioni televisive con imprese e professionisti chiamati a discutere di costi e fornitori di materie prime accusati di gonfiare i prezzi delle stesse ed alla fine di truffe nei confronti dello Stato?

Il mondo dell’edilizia che si muove con i Bonus e Superbonus si è via via rallentato prima con il blocco delle cessioni dei crediti e poi per l’attesa del nuovo decreto sulla congruità delle spese… per non parlare delle normative ed interpretazioni che escono praticamente all’ordine del giorno.

Così, in un quadro economico in cui le imprese hanno già cominciato ad andare in crisi di liquidità, i cantieri si sono arrestati in attesa di sapere cosa sarebbe successo…… esce il Decreto MiTE che AUMENTA i costi specifici e li rende esclusi dalla manodopera d’installazione, dalle spese generali e utile d’impresa, dall’IVA, dalle spese tecniche.

Per gli addetti ai lavori questo intervento è praticamente inutile! Il Superbonus, da sempre, richiede l’asseverazione dei costi.

Questa norma è solo un’aggiunta di burocrazia in quanto pone un’ulteriore verifica per gli asseveratori.

In sostanza? NON CAMBIA NULLA!!!!

Comunque, vediamo il testo ufficiale del Decreto Ministero della Transizione Ecologica del 14/02/2022 n. 75 che riporta i costi massimi specifici agevolabili ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese di cui all’articolo 119, comma 13, lettera a) e all’articolo 121, comma 1-ter, lettera b), del decreto-legge n. 34 del 2020.

Il Decreto è composto da 5 articoli e 1 allegato:

· Articolo 1 – Finalità

· Articolo 2 – Ambito di applicazione

· Articolo 3 – Costi massimi ammissibili

· Articolo 4 – Modifiche al decreto del Ministero dello sviluppo economico del 6 agosto 2020, recante “Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – c.d. Ecobonus

· Articolo 5 – Aggiornamento ed entrata in vigore

· Allegato A Costi massimi specifici

Il Decreto stabilisce che i nuovi costi previsti nell’allegato A dovranno essere utilizzati per gli interventi per i quali la richiesta del titolo edilizio, ove necessario, sia stata presentata successivamente alla data di entrata in vigore del decreto stesso che entrerà in vigore il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Entro il 1° febbraio 2023 e successivamente ogni anno, i costi massimi di cui all’Allegato A saranno aggiornati in considerazione degli esiti del monitoraggio svolto da ENEA sull’andamento delle misure di cui all’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 e dei costi di mercato.

L’art. 119, comma 15, del decreto-legge n. 34 del 2020, per gli interventi di cui all’Allegato A indica che sono ammessi alla detrazione gli oneri per le prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi, per la redazione dell’attestato di prestazione energetica APE, nonché per l’asseverazione di congruità, secondo i valori massimi di cui al decreto del Ministro della giustizia 17 giugno 2016 recante approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell’articolo 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016.

Per le tipologie di intervento non ricomprese nell’Allegato A, l’asseverazione di congruità certifica il rispetto dei costi massimi specifici calcolati utilizzando i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o i listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti sul territorio ove è localizzato l’edificio o i prezziari pubblicati dalla casa editrice DEI.

Allegato A

I costi esposti nelle seguenti tabelle sono al netto di:

· IVA;

· prestazioni professionali;

· opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni.

Dal confronto tra il Decreto MiTE ed il MiSE, riportiamo la seguente tabella:

Fonte LavoriPubblici.it

Non ci sono riferimenti a formule “tutto compreso” e “chiavi in mano” come si era sentito dire nei giorni scorsi.