DECRETO ANTIFRODI – ERRORI E COMPORTAMENTI CHE METTONO A RISCHIO I BONUS

Le opportunità che si sono presentate con gli Ecobonus si sono accompagnate però a molte difficoltà, non solo di tipo normativo ma anche di tipo “operativo”.

Dai risvolti che ne potrebbero scaturire si presentano rischi economici non indifferenti per i vari soggetti coinvolti nelle attività.

L’adozione del Decreto Antifrodi dello scorso novembre ha aumentato il livello dei controlli a seguito delle frodi e delle irregolarità che sono state rilevate.

Queste le situazioni più preoccupanti:

– la legislazione, in parte non completamente chiara e costantemente aggiornata da chiarimenti emersi nel corso del tempo, non si è di fatto poi preoccupata di definire limiti di spesa e prezzari da applicare. Lo ha fatto per il Superbonus ma non per tutti gli altri bonus, se non solo dopo la scoperta delle recenti irregolarità;

committenti (privati e Condomini) che hanno deciso di effettuare interventi che altrimenti non avrebbero fatto se avessero dovuto anticipare e pagare di tasca propria;

amministratori di Condominio spesso impreparati a gestire questi tipi di operazioni, con importi lavori alle volte anche molto elevati;

imprese e professionisti che, in mancanza di regole, hanno proposto contratti, capitolati, compensi, ecc. con prezzi che si sono rilevati fuori mercato;

richieste dei committenti per poter far rientrare negli ecobonus anche lavori che non sono previsti dagli stessi.

In un contesto “ordinario”, tutte le attività previste per efficientare un edificio sarebbero state oggetto di trattative “serrate”, confronti tra diversi preventivi e prezzi, valutazioni molto oculate e non solo con la richiesta di sapere “cosa rimane da pagare dopo la cessione del credito o lo sconto in fattura?”, che è la domanda più frequente che viene fatta nella negoziazione.

Insomma, la valutazione per l’intervento in Superbonus 110% o per gli altri bonus, deve essere fatta giudiziosamente in quanto le conseguenze delle leggerezze sono preoccupanti, anche in relazione poi alla valutazione del concorso di colpa tra i soggetti coinvolti, che porteranno a controversie legali e, per ultimo ma non meno importante, alla revoca della detrazione o del credito riconosciuto